martedì 15 maggio 2012

Les Dimanches malins


Oggi in Francia avviene la Passation, ovvero il passaggio di consegne da Sarko a Hollande. La TV Francese seguiva la cerimonia dalle 8.45 di stamani, l’ho visto al tg ieri (e ho pure capito quello che dicevano, uau!). Hollande oggi pomeriggio andrà a rendere omaggio a Marie Curie e a Jules Ferry. E ora voi vi chiederete: Marie Curie ok, ma Jules Ferry… chi è costui? Ebbene, Jules Ferry è il fondatore della scuola pubblica. E al tg francese si sono subito preoccupati di dircelo con un bel servizio: i giornalisti sono andati in una scuola elementare e hanno cominciato a chiedere ai bambini se sapevano chi fosse (e i bambini lo sapevano).
Tanto sono rimasta stupefatta che mi sembrava di non aver capito bene. Due sono gli eventi straordinari, per una povera italiana come me:
1) Un presidente che rende omaggio al fondatore della scuola pubblica? Che dà così importanza alla scuola, per di più pubblica? Meraviglioso, mi ha aperto il cuoricino. Però poi ho riflettuto sul fatto che non sono francese e che mi tocca tornare in Italia, dove la scuola non gode di tutta questa considerazione.
2) Un servizio al tg sulla scuola? Con tanti bambini che alzano la mano e rispondono al giornalista? Da noi è impensabile: se si parla di scuola è solo per dirci che le scuole italiane sono fatiscenti, con i bagni impraticabili e i banchi tutti rotti. Oppure per raccontarci dei tagli sull’organico (e questo lo conosco bene, perché ne sono una vittima; ma vi racconterò la storia, abbiate pazienza, nei prossimi post).

La scuola. Il pubblico. I bambini. Io credo che la Francia su questo abbia molto da insegnarci.
E vi racconto un altro episodio a cui ho assistito personalmente domenica. Qui a C., dove io e F. ci troviamo, organizzano più o meno una volta al mese les Dimanches malins. Si tratta di una festa per i bambini: la Promenade, ovvero il lungomare, è interdetto al traffico tutta la mattina fino alle 3 del pomeriggio e viene riempito da una serie di giochi. Avevano montato una pista per le auto a scontro, i tavolini da ping-pong, un mini campo da calcetto, le funi per arrampicarsi, i materassi a molle per saltare, diversi scivoli gonfiabili… non scherzo, c’erano circa 4 chilometri ininterrotti di divertimenti, ed era pieno di bambini che, insieme ai genitori, facevano la fila per i giochi, oppure andavano in bici o sui pattini. Quasi quasi sullo scivolo ci volevo andare anch’io.

Un paese che sa occuparsi con così amore dei bambini è un paese civile. Se proprio non ci interessa e non riusciamo a essere un paese civile, propongo che almeno Firenze sia una città civile. Perciò lancio un accorato appello a Renzi: perché non le fai anche tu les Dimanches malins, gonfiando qualche gioco per bambino e bloccando il traffico sui viali una volta al mese? Se proprio non li vuoi gonfiare tu, i giochi, ti do anche una mano.

Secondo me sarebbe proprio bello.


Les Dimanches malins

Nessun commento:

Posta un commento