venerdì 10 ottobre 2014

Se vi viene voglia di leggere il mio libro...


Vi chiederete perché non ho scritto in questo lungo tempo. Credo sia perché l'esperienza di un bambino è così forte e sconvolgente nella sua bellezza che al momento non vuoi raccontarla. D'altra parte sei in grado di parlare di poco altro. Ma poi, piano piano, non vedi l'ora di condividere e anche di rivivere la gioia la commozione la preoccupazione e tutte le emozioni così strette dentro di te, e prende sempre più strada il desiderio di tornare alla scrittura. Contemporaneamente, quel mondo esterno che prima ti sembrava essersi improvvisamente trasformato, e del quale  a onor del vero ti importava il giusto, torna ad assumere i suoi contorni consueti: gli amici, la scuola, qualche bel libro, qualche bel film, qualche notizia politica.
E così eccomi. Vi chiederete cosa ho fatto in questo anno e mezzo. Bè principalmente ho allattato dondolato e scarrozzato la mia piccola Cò. E prima di questo mi sono ammirata e accarezzata la pancia chiedendomi anche - fra le altre cose - se l'ombelico sarebbe tornato come quello di un tempo (la risposta è sì, torna come prima!).

Però devo dire che nonostante questo ho messo a segno due obiettivi importanti.
1) Mi sono abilitata all'insegnamento (vedi) e così ora sono una vera prof che ha una sua piccola supplenza annuale. Sul corso di abilitazione potrei raccontarne molte ma, forse grazie alla pancia (ero incinta mentre lo frequentavo), l'indignazione era un sentimento sconosciuto al mio vocabolario e assente nella mia testolina, perciò ricordo con affetto i viaggi in treno fino a Pisa, dove si svolgeva il corso, e con ancora più affetto la mia classe dove tutti erano, oltre che simpatici e disponibili, bravissimi e pluripreparati (credo pure di alcuni prof che ci facevano lezione. Ma niente polemica).

2) Ho pubblicato il mio libro! Tratto dalla tesi di dottorato (vedi). E siccome in verità ho scritto questo post solo per farmi un po' di pubblicità (ci capitasse qualcuno per caso...) e anche per fare un po' la ganzetta intellettuale vi allego foto della copertina e vi ricopio la quarta (sempre di copertina). Il libro é su Platone ovviamente. Il mio mentore. Et voilà!




Nomos e Polis fra l'Antigone e il Critone. Momenti del tragico nel mondo antico.
Di Maddalena Mancini

Nomos, la legge, e Polis, la città, sono i due poli intorno ai quali si snodano le riflessioni di due opere dell'Atene classica : l'Antigone sofoclea e il Critone platonico. L'una, la tragedia, e l'altra, il dialogo filosofico, presentano entrambe un personaggio impegnato a dare la sua risposta di fronte al problema dell'autorità della legge e della libertà dell'individuo.
L'autrice, rileggendo le interpretazioni avanzate su queste due opere, e attraverso un percorso assieme storico e filosofico, affronta i nodi teorici e concettuali che la tragedia e il dialogo propongono: il complesso rapporto fra individuo e legge, la nascita della coscienza morale, l'universalità dei diritti umani, la ricerca filosofica come fondamento della speranza degli uomini in un futuro migliore, la consapevolezza della tragicità dell'esistenza.


Un sicuro best seller direi. Insomma, se proprio vi venisse voglia di darci un'occhiata...

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