Una storia in cinque puntate _ Quarta puntata
Nelle puntate precedenti: sono dal parrucchiere e decido di fare il test di gravidanza
Ai nonni e agli zii
Il test si colora in fretta ma a questo punto mi muore improvvisamente il coraggio, e ho bisogno che ci sia qualcuno con me. Chiamo (rigorosamente tremante) Cl., la mia parrucchiera, con cui ho comunque confidenza (poi lei mi confesserà che pensava avessi intasato il bagno) e le metto il righello in mano.
«Che è?» fa lei «Che ci faccio?».
«Ascolta» balbetto «Se ha due linee rosse sono incinta, ma tieni presente che, anche se una è molto sottile e chiara, va bene lo stesso».
Lei guarda ‘sto righello, poi guarda me, poi riguarda lui, e infine dice, serafica, ma con quello che mi sembra un tocco di humour impagabile: «Uhm. Allora sei molto incinta». Poi aggiunge: «Vieni di là, non stare impiedi, ho paura tu svenga». Ma io non svengo, non ci penso nemmeno, sono anzi pronta a saltellare e a cantare per le prossime 24 ore.
Nel cortiletto del parrucchiere, sempre con le stagnole nei capelli, chiamo F. al telefono: da quel giorno lui è un po’ più felice, io lo so, e questo mi rende piena di gioia. Poi chiamo mio fratello, che sembra emozionato, sarà uno zio tenero e dolce, come è lui. Alla fine penso che è tempo di farsi levare le stagnole, onde evitare di diventare platino; telefonerò ai miei nel pomeriggio. Se c’è qualcuno che ha rischiato lo svenimento, credo sia stato mio papà; per quanto riguarda mia mamma, alla prima chiamata non sono riuscita a trovarla e così le ho scritto: «Oggi è il compleanno della nonna e lei mi ha fatto un regalo. Chiamami». Lei è una mamma, e tra l’altro una mamma molto intuitiva, e quindi ha capito.
Apparte le nostre famiglie, a tutti gli altri lo abbiamo detto molto più tardi (a onor del vero, tranne un’altra persona, importante per me, a cui l’ho detto il giorno dopo), ed infatti, fra la nausea e questo silenzio forzato, praticamente ho cercato di aver rapporti sociali pari allo zero, fino, appunto, a giovedì 7, il giorno dell’ecografia, quando sembravo una telefonista impazzita al centralino.
Fine quarta puntata
Mad, sono veramente felice per voi!! Però mi farà strano vederti col pancione, magra magra come sei!!! :-)) Godetevi questi mesi stupendi!
RispondiEliminaTi abbraccio forte,
Nicolle
Uh!!! La pancia per ora è piccolina ma c'è, e io mi sento praticamente lievitata. Infatti ho abbandonato look fighetta jeans attillati e golfini stretti per passare a leggins e maxi pullover ... si stava troppo stretti (ed è già un piccolo trauma pure per me!).
RispondiEliminaGrazie Nic a presto