lunedì 3 settembre 2012

Io e l'estate 2012


Estate finita. Ieri sera sono tornata a Firenze e oggi è una variabile giornatina autunnale (al momento piovosa). Com’è andata quest’estate per me? Bè, è difficile rispondere a questa domanda: è stata diversa, senza dubbio. Innanzi tutto, a parte l’ultima settimana di luglio, l’ultima di agosto e i weekend in cui ero al mare, nel mese di agosto sono stata a Firenze e ho insegnato.
Ebbene sì, ho avuto una supplenza in una scuola per stranieri e ho avuto due classi con studenti provenienti da ogni parte del mondo a cui insegnare l’italiano: due americane, una senegalese, due preti slovacchi, una svedese, una cinese, un’olandese, una brasiliana (sembra una barzelletta, lo so! Ma è la verità) e mi sono impegnata veramente a preparare le lezioni, gli esami, a essere vispa e chiara in classe. Nel senso che ho dato tutto il possibile ma posso davvero dire che ho ricevuto altrettanto. Quasi quasi l’ultimo giorno ci schiacciavo un piantino di commozione da quanto mi ero affezionata a tutti! Ho capito quanto mi piace insegnare e quanto mi piacerebbe farlo a tempo pieno (notazione polemica e forse sibillina, ma chiarirò i dettagli nelle Avventure lavorative-parte III di prossima uscita…). E poi avevo paura di subire Firenze ad agosto, sia per la temperatura (sua) sia per la solitudine (mia), e invece (a parte che ero sempre a scuola!) questo tête-à-tête con me stessa non mi è affatto dispiaciuto.
Quindi, ecco qua, direi che di quest’estate ricorderò soprattutto le mie due classi e gli studenti che ho avuto, insieme all’ansia, alla fatica e alla soddisfazione, insomma a questo groviglio caotico di sentimenti che mi accompagnavano ogni giorno.

Però ci sono tante altre cose belle di cui vorrei parlare e che sono legate alle persone a cui voglio bene.
1) La scoperta della montagna con F. Vi ho raccontato già di due gite, ne ho saltata una, che abbiamo fatto nel Mugello, nei pressi del Passo della Sambuca e del fiume Rovigo con tanto di tortelli di patate per pranzo presso il rifugio i Diacci (passeggiata che vi consiglio caldamente).
2) Il Ferragosto con i miei genitori. Ed era importante, perché pochi giorni dopo Ferragosto l’anno scorso è morta mia nonna e, non so perché, ma mi sono detta che questo, cioè poter stare vicina a mia mamma e a mio papà, era anche il mio modo di vivere la presenza della nonna fra di noi.
3) Il weekend a Genova e a Camogli insieme a F. e alla mia amica A. e al suo fidanzato D. È la seconda volta che andiamo a Genova e devo dire che si conferma la mia città italiana preferita (dopo Firenze!). Strano, dal momento che in realtà Genova è sporca e malmessa, con i “caruggi” malfamati e alcuni abbandonati a se stessi, eppure si respira un’aria di mare e di terre lontane e di canzoni di De Andrè che la rendono davvero magica. E quando dai vicoletti si apre la vista del porto, e quando puoi sederti su una delle panchine del porto a leggere il giornale e a vedere le persone passare, bè, quello è il massimo… davvero.
4) La mia amica N. ha raccontato nel suo blog della nostra giornata a San Vincenzo (io, lei e V.). V. conosceva una parte della spiaggia quasi vuota e siamo state tutto il giorno lì: era una giornata di inizio luglio di sole e di vento con il mare agitato, ed è stato bello saltare sulle onde (sembravamo tre bambine di otto anni!) e chiacchierare senza troppi pensieri sulla riva.
5) E, per finire, grazie anche a M., che mi ha portato con la Vespa da Pisa a Marina di Pisa, in un giorno in cui ero di ottimo umore (ma la giratina con la Vespa è stata senza dubbio la ciliegina sulla torta) e a C., che mi ha portato a Torre del Lago in un giorno in cui invece ero di pessimo umore (ma lei – e a onor del vero anche la tintarella che ho preso! – mi ha tirato su).

A volte sono felice, a volte sono triste. E anche quest’estate non sono stata da meno. Ma qui volevo ricordare le cose belle, che sono tali per le persone con cui le ho vissute.

E quest’estate la vorrei ricordare così.


I Diacci: fiume Rovigo


I Diacci: il rifugio

E ora un po' di mare...


Io a Camogli


La spiaggia di San Vincenzo


3 commenti:

  1. E vai! Ora che ho capito come postare non mi resta che iniziare a fare commenti retroattivi!!
    E qui parte il lato sentimental-nostalgico: Madda, grazie a te per i bei momenti passati insieme questa estate, ma in realtà grazie per tutti i momenti passati insieme, amica mia!!

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  2. PS: Ma sono solo io, pur non essendo una macchina, a trovare sempre più difficile la lettura dei codici per la pubblicazione dati o devo iniziare a fissare un appuntamento dll'oculista??

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  3. Prego prego, ora mi commuovo! ;)
    I codici sono sempre tremendi, per fortuna a me a questo giro non toccano (ci mancava altro che non potessi commentare liberamente il mio blog!).

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